Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso,
la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
Fermatasi, riempì tutto di morte; toccava il cielo e camminava sulla terra.
Tutta la creazione assumeva da capo, nel suo genere, nuova forma, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi nel Mar Rosso e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
per essa passò tutto il tuo popolo, i protetti della tua mano, spettatori di prodigi stupendi.
Come cavalli alla pastura, come agnelli esultanti, cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati.
Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Colpì nel loro paese ogni primogenito,
tutte le primizie del loro vigore.
Fece uscire il suo popolo con argento e oro,
fra le tribù non c'era alcun infermo.
perché ricordò la sua parola santa
data ad Abramo suo servo.
Fece uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:
«C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno,
poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Chiederemo con preghiere e suppliche che colui che ordina ogni cosa conservi intatto, e nel mondo intero, il numero degli eletti, per mezzo di suo figlio Gesù Cristo: in lui ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce, dall'ignoranza alla conoscenza della sua gloria, perché sperassimo, Signore, nel tuo nome che è il fondamento di tutta la creazione. (...)
Con le tue opere hai manifestato l'eterno ordine del mondo, Signore, Creatore dell'universo. Tu resti immutabile, in ogni generazione: giusto nei giudizi, ammirabile nella forza e magnificenza, pieno di sapienza quando crei, avveduto per mantenere ogni essere nell'esistenza, tu che manifesti la tua bontà verso tutto ciò che è visibile, la fedeltà verso coloro che di te si fidano, tu il misericordioso, il compassionevole.
Rimetti a noi trasgressioni, errori, cadute, debolezze. Non considerare i peccati dei tuoi servi e delle tue serve, ma purificaci col bagno della tua verità e dirigi i nostri passi affinché camminiamo nella santità del cuore e facciamo ciò che è buono e gradevole ai tuoi occhi come agli occhi di chi ci governa.
Sì, Maestro, fa' splendere su di noi il tuo volto, per accordarci ogni bene, nella pace, per proteggerci con la tua mano potente, distaccarci da ogni male con la forza del tuo braccio e sottrarci all'odio ingiusto dei nemici. A noi, come a tutti gli abitanti della terra, Signore, dona concordia e pace, come hai fatto una volta coi nostri padri quando t'invocavano con pietà, fiducia e purezza di cuore.