Le nostre esperienze

Lungo le Nostre Strade

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Santa Maria di Loreto e il Crocifisso di San Damiano che parlò a Francesco di Assisi sono i due simboli che fin dalla GMG di Buenos Aires del 1987 hanno accompagnato gli Italiani ad incontrare i giovani di tutto il mondo. Si legge in una cronaca di quasi trent’anni fa: «Alla Giornata mondiale della Gioventù svoltasi a Buenos Aires  l’11 e il 12 aprile, presente Giovanni Paolo II, ha partecipato anche una rappresentanza italiana di 500 ragazzi e ragazze. I giovani sono stati latori di alcuni significativi doni, a nome dei loro coetanei italiani: una lampada catacombale accesa sulla tomba di San Pietro, una pianticella di ulivo, simbolo della pace, una copia del Crocifisso di San Damiano, a ricordo della giornata di preghiera ad Assisi, e una copia dell’immagine della Madonna di Loreto … legata all’imminente celebrazione dell’Anno Mariano».
Da quel  lontano 1987 in ogni nazione toccata dalla GMG i vescovi locali e i giovani custodiscono questi due simboli in luoghi significativi per la comunità cristiana: chiese, ospedali, luoghi di incontro dei giovani.
Simboli di che cosa? Prima di tutto dei due misteri centrali della nostra fede: il mistero dell’incarnazione e il mistero pasquale. I giovani italiani in ogni luogo hanno portato dunque Gesù, che spogliò se stesso divenendo simile agli uomini nella casa di Nazareth e si umiliò fino alla morte di croce. In questi due misteri di morte e di vita simboleggiati dalle nostre due care immagini desideriamo far sentire a ogni giovane del mondo lo sguardo dolce e misericordioso del crocifisso risorto: «fissatolo lo amò».
Ma le immagini e la loro provenienza ci mostrano che dietro questi due misteri ci stanno due giovani, Maria di Nazareth e Francesco d’Assisi. Infatti il “sì” di Maria ha permesso a Dio di legarsi all’umanità indissolubilmente; il “sì” di Francesco ha permesso alla Chiesa di essere riparata con la santità.
Gesù oggi ha bisogno dell’entusiasmo e della passione dei giovani per continuare a parlare e agire dentro il nostro tempo. Ha bisogno della loro generosità perché il mondo creda.
Per questo prima di portare questi simboli a Cracovia, in Polonia, per la GMG del 2016, si è deciso che siano avvicinati e toccati dai giovani e dagli adulti delle diocesi italiane, perché la storia di Maria e quella di Francesco possano indicare a ognuno di loro la via che conduce alla felicità e alle nostre diocesi e parrocchie la via della speranza, della fiducia, della provvidenza che non delude.

I Simboli sono stati accolti nella nostra Diocesi dalla sera del 2 Dicembre alla mattina del 5 Dicembre.

Vari gli appuntamenti ed i luoghi visitati: il "Collegio del Mondo unito", il monastero Benedettino di "S. Cipriano", l'Ospedale Pediatrico "Burlo Garofolo", la Parrocchia dei "Ss. Ermacora e Fortunato", gli Ospedali "Cattinara" e "Maggiore", la Parrocchia di "S. Antonio Nuovo" e la nostra Cattedrale di "S. Giusto".

Tante le persone incontrate e tanti i momenti celebrativi.

Grazie Signore per questa bella esperienza!

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