Božja beseda dneva

Martedì 17 Giugno

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 8,1-9.

Vogliamo farvi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia:
nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità.
Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente,
domandandoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi.
Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio;
cosicché abbiamo pregato Tito di portare a compimento fra voi quest'opera generosa, dato che lui stesso l'aveva incominciata.
E come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest'opera generosa.
Non dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Salmi 146(145),2.5-6.7.8-9a.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore per tutta la mia vita,
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,

chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre.

rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
Il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,43-48.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »

Giuliana di Norwich

Tutto volgerà al bene: la gioia perfetta è contemplare Dio in tutto, perché con la stessa potenza, sapienza e amore benedetti con cui Egli ha creato ogni cosa, conduce tutto continuamente al medesimo fine e ricapitolerà tutto in sé. Quando verrà il tempo, vedremo tutto ciò. (…) Tutto quanto fa nostro Signore è giusto; tutto quanto permette è contributo al suo disegno – il bene come il male. Poiché tutto ciò che è buono è opera del Signore; ciò che è male, lo permette. Non dico che il male è giusto; ma dico che quanto il Signore permette contribuisce al suo disegno. Così, in quest’opera di misericordia e di grazia, la sua bontà sarà nota per sempre, come le meraviglie della sua umiltà e della sua mitezza. (…)

Dio in se stesso è perfezione per eccellenza; tutte le sue opere sono giuste, ordinate da tutta l’eternità dalla sua potenza, sapienza e bontà infinite. Come ha stabilito tutto per il meglio, così opera senza sosta con perfezione e conduce ogni cosa al suo fine. (…) Siamo custoditi in modo meraviglioso e per sempre in questa perfezione, più di ogni altra creatura.

E la misericordia è un’opera che viene dalla bontà di Dio; resterà tutto il tempo che sarà permesso al peccato di tormentare le anime dei giusti. (…) Dio permette che cadiamo; ma ci custodisce con potenza e sapienza. Con la sua misericordia e la sua grazia ci eleva ad una gioia infinitamente più grande. Così vuol essere conosciuto e amato nella perfezione e nella misericordia, ora e per sempre.

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