Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto".
Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore - tuo redentore è il Santo di Israele.
Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova, munita di molte punte; tu trebbierai i monti e li stritolerai, ridurrai i colli in pula.
Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà. Tu, invece, gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo di Israele.
I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è, la loro lingua è riarsa per la sete; io, il Signore, li ascolterò; io, Dio di Israele, non li abbandonerò.
Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane in mezzo alle valli; cambierò il deserto in un lago d'acqua, la terra arida in sorgenti.
Pianterò cedri nel deserto, acacie, mirti e ulivi; porrò nella steppa cipressi, olmi insieme con abeti;
perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo di Israele.
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Manifestino agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
In quel tempo Gesù disse alla folla: «In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.
E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.
Chi ha orecchi intenda».
Come il padrone nel vangelo di san Luca fa tre visite al fico sterile (Lc 13,6), così la Santa Madre Chiesa segna ogni anno la venuta del Signore con un periodo distinto di tre settimane. "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" (Lc 19,10). È venuto prima della Legge, poiché ha fatto conoscere, mediante la ragione naturale, ciò che ognuno doveva fare o seguire (Rm 1, 20). È venuto sotto la Legge poiché, mediante gli esempi dei patriarchi e la voce dei profeti, ha confermato alla discendenza di Abramo i decreti della Legge. È venuto una terza volta dopo la Legge, mediante la grazia, per chiamare i pagani, affinché "dal sorgere del sole al suo tramonto i figli imparassero a lodare il nome del Signore" (Sal 113, 1-3), questi figli che, fino alla fine del mondo, non cessa di chiamare alla lode della sua gloria.
Infatti, tutto quello che è contenuto nei libri sacri annunzia con parole, rivela con fatti e dimostra con esempi la venuta di Gesù Cristo nostro Signore... Attraverso prefigurazioni vere e palesi – il sonno di Adamo, il diluvio di Noè, la giustificazione di Abramo, la nascita di Isacco, la schiavitù di Giuseppe – nei patriarchi, è Lui che genera, purifica, santifica, elegge o riscatta la Chiesa. In una parola, tutte le profezie, cioè la rivelazione progressiva del disegno segreto di Dio, ci sono state date affinché conoscessimo la sua Incarnazione che si sarebbe compiuta... Ogni figura, ogni epoca, ogni fatto proietta, come in uno specchio, l'immagine della sua venuta, della sua predicazione, della sua Passione, della sua risurrezione e del nostro radunarci nella Chiesa... Cominciando da Adamo, punto di partenza della nostra conoscenza del genere umano, troviamo annunciato fin dal principio del mondo ciò che riceve nel Signore il suo totale compimento.